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ORIENTEERING : La 3 gg del Sud Tirolo a Novaponente (BZ)
Inviato da Anonimi il 22/8/2010 17:50:00 (773 letture)

Tra panorami mozzafiato, momenti di adrenalina pura e gioiose serate
Così la Sesto76 ha vissuto la trasferta più lunga dell’anno a Deuschtnofen



Ecco a voi una novità assoluta targata 2010:
La mappa di gara affiancata all’immagine satellitare di google Earth, per portarvi dentro alle emozioni di questi fiabeschi paesaggi ad oltre 1.300 metri di quota nel cuore delle dolomiti:
Ma veniamo al racconto….

E fu l’alba… giorno zero:
C’era una volta una strada statale che attraversava il Trentino da nord a sud: beh, vi chiederete che cosa centri ciò con il nostro racconto. Ve lo spiego subito: la nostra avventura comincia proprio qui, abbandonata l’autostrada del Brennero, poiché inagibile per una lunga coda, è proprio questa strada antica di 500 e passa anni a farci arrivare nel cuore delle dolomiti e in particolare al nostro alloggio: la casa parrocchiale (il nostro tipico oratorio per intenderci) di Deuschtnofen. Una baita, dal tipico tetto spiovente, sede del teatro comunale, a circa 50 metri dirimpetto una piccola ma immensa struttura gotica: la chiesa.
Riposatici giusto un po’ e trovatici con Edoardo, che già gustava con la sua famiglia la bellezza di quel posto, siamo partiti io, il Prof, Maurizio e Giacomo insieme ai due milanesi del gruppo Andrea e Dino alla volta della foresta di Wolfholf per allenarci. Cartina meravigliosa, completamente bianca e con dislivello modesto e non accentuato intervallata da qualche prato e qualche stagno. Ogni tanto qualche roccia spuntava dal terreno e spesso i punti di controllo, da completare a sequenza libera, si trovano nascosti da questi oggetti.
Al ritorno una doccia e poi una cena a suon di carboidrati e proteine con carne,verdura e pasta, alla faccia degli svedesi (che non si sa come mai poi alla fine corrano più veloci di noi italiani) che continuavano a gustare cioccolato e brodini vari. Poi passeggiata per le vie “crucche” di Deuschtnofen fino alla festa di apertura della 6 giorni su al campo sportivo, con classiche musiche tirolesi.
E fu notte…. Primo giorno!
Al mattino presto è il turbinio lesto e malizioso dei sacchi a pelo svedesi a svegliarci (già perché loro, oltre ad essere più veloci degli italiani son pure mattinieri… boh! Sarà il sole estivo di Capo Nord a renderli così pimpanti)… capita! 4 stiracchiate, 2 sbadigli, frugale colazione a base di latte,ginseng e biscotti e via per la volta del Lago di Carezza a quota 1600 metri, dove ci attende la prima gara long. Tutti contenti partiamo, uno per uno, assegnatoci il tempo, ma per arrivare in partenza è come dover fare una mini-gara: 2,3 km con 100 metri di dislivello tutti incentrati nella parte finale della ascesa. Dopo di che, veloce rinfrescata e via per la gara… ma…. Accipicchia!! Quanti sassi e quante rocce (d’altronde Labyrinth ci suggeriva qualcosa…). Gara adrenalinica tra costoni ripidi e scivolosi. Solo il Prof e Dino arrivano al traguardo con gara completata. Noi della M18 arranchiamo e non troviamo tutti i punti di controllo a causa della troppo tecnicità della carta e della sua scala troppo ridotta 1:15mila.

All’arrivo succede l’imprevisto: Giacomo scivola e si lussa il gomito… giornata infinita ma, dopo una veloce puntata al PS di Bolzano e un po’ di gesso, Giacomo diventa la mascotte della squadra per le ultime due gare.
Alla sera, mentre la squadra si riposa con veloci passeggiate in paese, lo “chef-io” (reo di aver cucinato per due settimane in oratorio a 200 bambini) si diletta con pasta fagiolini-panna-prosciutto per la tournè, con verdure e formaggio di secondo. Una torta fatta in casa conclude la cena per il gruppo. Alla sera uno spettacolare tramonto conclude la nostra giornata, illuminando le incudini dei temporali sulla val d’Adige e colorando di arancio-rosa due bellissimi e altissimi cumuli congesti verso l’Alpe di Siusi. Al ritorno nelle nostre stanze ci attende un dolce riposo.
E fu notte… Secondo Giorno!
Ancora gli svedesi ci fan da sveglia naturale… colazione veloce e via ancora su per Karersee alla volta della middle. Scala 1:10000 questa volta tutti concludono la gara, con piazzamenti più che sufficienti alle proprie capacità, con Giacomo che tifa per noi dalla “zona mista”.
Al ritorno, doccia rinfrescante dopo il caldo patito in gara e cena ancora a base di carboidrati con pasta al tonno, pane e salame e un mix di verdure scelte tra finocchi/pomodori/insalata.
Breve passeggiata pre-gara del giorno dopo, partita a carte e via a nanna.
E fu notte…Terzo ed ultimo Giorno!
Questa volta al nostro risveglio gli svedesi se ne erano già andati… noi sfruttando le vicinanze del centro gara alla nostra postazione decidiamo di andare in gara direttamente da lì, potendo così riposare di più. Questa è la gara che più ci ha emozionato, a contatto con gli animali selvaggi, specie cervi, con un terreno di gara perfetto, simil finlandese, con vaste radure sporcate da stagni e foreste sterminate di larici e abeti, ottima visibilità intervallati da vallate brusche e secche, solcate da potenti torrenti.
Tutti concludono la gara e poi si rilassano tra la doccia, discussioni post-gara e simpatico pranzo presso il centro gare. Poi un ultimo saluto alla bella Deuschtnofen e la ripartenza verso casa.

Emanuele Patella

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