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ORIENTEERING : Cronaca di una vacanza orientistica
Inviato da Anonimi il 29/8/2013 16:20:00 (864 letture)

Emanuele racconta la 3 gg di Calabria con Matteo e Mirko

VACANZA ORIENTEERING CALABRIA
18-26 Agosto 2013



Questo è il diario di bordo di tre scellerati orientisti lombardi, che partendo da Sesto Calende, un giorno decisero che avrebbero affrontato 2222 km tra andata e ritorno, con una Ford Fiesta del 2004, per la trasferta orientistica più lunga della loro vita.
Sì, proprio così, avrebbero deciso di lasciare la “spuza de vaca e l’odur de zola” e la “Madonina tuta d’oro e piscinina ki dominet Milàn” per andar in quella terra tanto calda, accogliente e spericolata, dove tutti guidano alla loro maniera e improvvisano anche la parlata, dove distese di peperoncino ed ulivi, adagiati in un arida savana, colgono la bellezza epica di due mari (il Tirreno e lo Jonio) separati solo da una catena Appeninica così aspra e paradisiaca (la Sila: qui le nubi si toccano con la mano) tale da non sembrare neanche vera per come si erge. Sì, si sarebbe partiti per la Calabria!!! La prima volta al Sud per tutti e tre!!!
Senza troppi fronzoli, senza troppe certezze, prenotarono il campeggio che più ispirava per il nome (DueElle) e partirono nella notte del 18-19 agosto.
Itinerario scelto: A8 Varese-Milano (42 km) ; A50 Tang. Ovest Milano (32 km); A1 Milano-Napoli (760 km); A3 Napoli-Salerno-Cosenza (248 km).
Divorandosi Km su km salutammo Milano, vedemmo Bologna, toccammo la cupola del Brunelleschi a Firenze; ci fermammo per sosta ad ammirare le luci della capitale. Poi ci gustammo l’alba sul Vesuvio, lo spettacolo della baia di Salerno (ma attenzione al casello autostradale! Il resto qui non si dà, jamme jà, funicolì funicolà!), la bellezza della nuova A3 Salerno-Reggio Calabria, appena terminata (manca solo un breve tratto), tanto ripida e offrente un paesaggio indimenticabile. Al cartello Calabria erano ormai le 8 del mattino. Ultimi 50 km per la Piana di Sibari e sbarcammo sullo Jonio, in quel di Corigliano Calabro (fraz. Schiavonea).
Gli occhi si chiudevano oramai per la notte insonne; tuttavia una sorta di riserva energetica e la voglia di dormire ci fecero montare il campeggio sulla piazzola designata in meno di mezz’ora.
Poi…. “vada via i ciapp…” alle tende … costume e telo mare … si va in spiaggia , attirati dal rumore delle onde.
Qui uno spettacolo ci attende: mare limpido, profondissimo fin da riva, spiaggia infinita e sabbia granulare bianchissima, scottante e tagliente.
Tuffo in mare; primo pasto col cucinino da campeggio, pomeriggio in piscina e breve siesta sotto il sole.
Alla sera animazione offerta dal Village e primi incontri. Poi tutti a nanna, anche presto, cotti dal sole e dal viaggio.
E fu notte. Primo giorno andato.

20 Agosto
E fu alba e mattina. Secondo Giorno.
Sveglia tarda e per colpa di un clacson auto e del forno in tenda …
Ok, sarebbe stato il caso di mettersi all’opera per ombreggiare le nostre “camere” con dei teloni e dei tiranti. Detto, fatto. La notte successiva il vento avrebbe fatto crollare tutto: ma più temerari che mai, ripristinata la situazione saremmo tornati alle brande gonfiabili.
Il giorno passa ancora al mare, con gita agli scogli e nel pomeriggio quadrangolare di calcio a 7 dove la nostra squadra creata per l’occasione, perde all’ultimo minuto la finale.
E fu notte e poi Mattina. Terzo Giorno

21 Agosto
Vento turbolento tutta notte, lampi e giochi di colori in cielo: mare agitato ma molto bello il rumore delle onde e il loro infrangersi sulla battigia, tanto da stimolare la creatività del mio cervello e farmi scrivere questa malinconica e giocosa poesia, dedicata ad un’amica speciale, orientista anche lei, ora in vacanza!
A mare (21/08/2013)
-Corigliano Calabro CS-

Notte di forte Scirocco,
Nel Ciel di lampi un gioco.

Mare agitato in tumulto,
Del suo stato le onde son ree di furto!

Al mattino ogni nuvola è spazzata
Dal vento, segno di cambiamento,
D'emozioni che tornano, e sento
Tuttavia una nuova rotta
Indirizzarmi altrove.

Un tuffo nel giogo
Delle maree dona me forze nuove,
E naufragar nello spazio vasto e largo
Dello Jonio m'è dolce!

Dal fondo del tunnel si vede la Luce
Dell' infinito; tocco con mano l'orizzonte.
Nel mentre svolgo due bracciate
Ed immagino, come sirena, te
Qui presente
Tu, fungo prelibato,
Maturata per simbiosi
Di un albero avvizito
(Che così hai rinvigorito).
Anche se sei lontana oggi mi hai nutrito.

Sarà lo strano scherzo dell' osmosi
Delle acque limpide,
Che accendono le fantasie dell'iride!


Sarà lo strano scherzo dell' osmosi
Delle acque limpide,
Che accendono le fantasie dell'iride!
Poi tutto si calma, la forza del Mare vince su quella della Brezza Terrestre. Sviliscono i contrasti e la pace nel ciel è siglata. Torna il Solleone e il Sereno domina ogni parte di quel golfo.
Il pomeriggio viene trascorso ancora in Piscina. La sera Pizzeria e sorpresa prezzi (molto bassi … credo al Nord “ci facciano fare la fame” in confronto a certe portate culinarie meridionali!! ).
Nella notte veniamo traditi dai materassini gonfiabili. Un buco per entrambi e “puff” … tutti a terra! Ogni tentativo di rianimazione disperata con nastro isolante ha dato esiti negativi. Si opta quindi per dormire in spiaggia, sul lettino, dove con piacere scorgiamo un certo flusso di pescatori notturni prendere il largo alla ricerca di Tonni e Calamari. Nonché conosciamo un simpatico personaggio di nome Carlos, residente al Campeggio, solito a pescare ogni sorta di pesce con un fucile elettrico e una maschera!!!

22 Agosto
L’alba spettacolare sul Mare e la luce accecante del Sole ci svegliano alle sette meno dieci.
Una veloce colazione e poi una corsa di dieci km sulla battigia in direzione nord con Matteo.
Con piacere scorgo di essere davvero in forma e reggere il ritmo da lui imposto.
Dopo lo sforzo un veloce tuffo in mare e partecipazione ad un simpatico gioco proposto dagli animatori del village sulla spiaggia: “Iron man”.
Matteo ed io accettiamo la sfida:
il percorso prevedeva: 10 flessioni; 4 passaggi sotto i cerchi disposti a zig-zag; 1 passaggio sotto una stretta e bassa panchina; 10 addominali; serie di salti e dribbling ai coni; 6 giri attorno ad un paletto di corsa e sprint finale verso la linea di partenza.
Matteo si laurea “Iron Man Due Elle Village” in 44’’ battendo il precedente record di 56’’.
Io mi piazzo al quarto posto con 57’’ e qualcosa.
Stravolti dalla fatica saltiamo il pranzo e andiamo tutto il pomeriggio in piscina, scatenandoci con una serie di tuffi allegri e divertenti dal trampolino da 1 mt.
Alla sera fantastica gag degli animatori che creano una serie di giochi a squadre in piscina dove c’è da scompisciarsi dalle risate!!!!


23 Agosto
Mattinata tranquilla al mare e poi nel pomeriggio partenza per Saracena, prima tappa di gara (in centro storico) del Trofeo delle Regioni 2013.
Ecco già qui si dovrebbe aprire un mini racconto dettagliato, con tanto di colonna sonora epica e trionfale. 43 km per raggiungere la Bella Saracena dal Mare. Strada a buche, prive di segnaletica (qui davvero impari a guidare!), sorpassi da dietro senza frecce, indicazioni poco chiare e navigazione “a muzzo” per raggiungere il luogo dell’evento. Bene, superiamo l’autostrada e veniamo investi da un irrigatore automatico che ci doccia letteralmente. Poi la strada inizia tortuosissima a salire e siccome “Murphy” è duro a morire ci investe pure la nuvola di Fantozzi, privandoci della vista mozzafiato sull’erta di Saracena. Arriviamo in questa cittadina incredibilmente costruita su pezzi di roccia spiovente e con strade a gomito e quasi inclinate di 45°. Troviamo un parcheggio di fortuna sotto il temporale e, nonostante ciò, contenti, ci bagniamo incamminandoci verso il centro gare posto in piazza con le nostre borse sportive.
Se qualcuno ha visto “Benvenuti al Sud”, ecco, lo scenario che vedevo era proprio quello dell’arrivo di Bisio alle Poste il primo giorno di lavoro … ad un ora dalla partenza nessuno ancora aveva ben l’idee chiare di come si sarebbe svolta la gara. Poi il cielo rasserena e dalla segreteria giungono notizie confortanti: si può partire. Il Sindaco stesso porta un sorriso a tutti i concorrenti dicendo “Scusate se noi improvvisiamo: non siamo così tecnologici come al Nord!”
Ah, dimenticavo di dire che qui i cellulari non hanno rete … le comunicazioni avvengono solo via radio (così come non esiste la raccolta differenziata e non c’è il famosissimo Digitale Terrestre …) !
Mi iscrivo alla gara; dopo un anno di assenza ritorno nella categoria esordienti. Mi scelgo il minuto tra i vacanti: il 22’ , non c’è dubbio! E’ il mio numero fortunato … Pronti via, cambio, riscaldamento rapido per una Sprint, check and clear e partenza. Subito mi spiazza la scala della carta (1:4000). Avevo una voglia pazza di correre come una gazzella ma in realtà mi accorgo che qui è necessaria una lettura molto fine della carta di gara e una corsa molto lenta, quasi nulla, per via delle scalinate, dell’asfalto scivoloso, delle lanterne nascoste sotto portici, stretti vicoli e rocce friabili e cedevoli. Quindi, dopo un po’ di tempo perso alla ricerca del segno e dei primi punti di controllo, dal quarto al tredicesimo punto, la gara risulta essere per me molto bella ed intensa. Difficilissime le scelte di percorso da fare e molto fastidio si riceveva dalla presenza degli abitanti che dalle finestre o negli stessi vicoli stretti e affollati continuavano a distrarti dicendo dove era questa o quella lanterna! Concludo la gara in meno di 23’ e dopo lo scarico sono terzo. Alla fine, classifiche definitive, mi piazzerò quinto.
Comunque pazzeschi alcuni vicoli, veri e propri cunicoli con altezza massima inferiore al metro e mezzo.
L’urbanistica di Saracena ricorda molto i borghi arabi ed albanesi. Qui la chiesa è fatta in mosaico ed è di religione Ortodossa!
Alla sera sfilata delle regioni con intonazione del “Va’ Pensiero” in risposta ai cori pugliesi e ai campanacci trentini e veneti. Poi cena con la celebre ‘Nduja calabrese e i peperoni sottolio. Rientro al Village-Camping e meritato riposo.

24 Agosto 2013
Notte di sonno interrotta dalla Disco Dance del Camping, protrattasi fino a notte fonda, e poi da una lotta acerrima nata tra un gruppo di gatti selvatici che si sono schierati contro alcuni rospi che saltellavano vicino alle tende.
Risultato? Mettendoci anche il fatto che i materassini fossero out, notte leggermente insonne e sveglia mattutina ancor più anticipata per partire alla volta di Masistro, per la gara long del Trofeo delle Regioni 2013.
Sul comunicato gara era riportato: dopo Saracena 17 km di strada di montagna! Beh, è stato proprio così. Stretta, a tornanti, con le buche e pezzi di sterrato, sofferenza unica per qualsiasi motore auto.
Alla fine quasi a Masistro, su un bivio di due strade troviamo un vigile che ci fa parcheggiare sul prato. Da qui, gli scuolabus messi a disposizione degli atleti dal Comune, ci avrebbero portato sul terreno di gara.
Momenti di terrore sul pulmino, che non voleva salire neanche con le marce ridotte ed ad ogni curva “grattava” con la marmitta l’asfalto, a causa del carico di persone trasportate (il giorno dopo uno di questi l’avremmo trovato in curva con cambio rotto e seguito di atleti pugliesi a chiedere l’autostop …)
Arriviamo comunque sani e salvi alla partenza. In segreteria le stampanti “vedono nere” (cioè non funzionano, secondo il dialetto locale) quindi la mia iscrizione verrà effettuata col vecchio metodo: carta e penna. Anche qui scelgo il minuto 22’’ tra i vacanti e questa volta si rivelerà fortunatissimo, perché arriverò primo e salirò sul podio per la prima volta (pur non essendo una categoria agonistica).
9 punti di gara e 120 metri di dislivello per circa 3 km di percorso in linea d’aria. Partenza svedese in salita su costone “aperto e grezzo” con sassi che ostacolano la corsa fluida e creano subito un “treno” di atleti.
Così, però, posso organizzare il percorso (questa volta per me molto facile) e memorizzare il codice delle lanterne, per poter correre guardando il meno possibile la cartina.
Punto 1 collinetta angolo incrocio strade; Punto 2 avvallamento a destra in cima alla salita; Punto 3; incrocio strada-sentiero; Punto 4 angolo prato/radura – bosco bianco; Punto 5 staccionata angolo “verde 3” (nelle ortiche … ); Punto 6 carbonaia in cambio pendenza costa; Punto 7 masso (qui presumo piccolo errore cartografico in cartina perché non corrispondevano le curve di livello: mi sono trovato più alto rispetto a dove fosse in realtà la lanterna!); Punto 8 Masso sull’altra costa della valle (punto spettacolo); poi il finale a sprint molto veloce e l’arrivo. Gara terminata in 17’15’’ e primo posto. La vittoria frutta due scatole di liquirizia pregiata, “made in Calabria”.
Per gli altri miei due compagni d’avventura in M20 gara epica con tracciato impossibile e tecnicissimo. Dopo 2 ore e mezza di gara sono arrivati stremati ma contenti della prestazione fatta.
Nel frattempo scatto foto a gogò immerso tra le montagne, in un vero e proprio Paradiso Terrestre.
A pomeriggio inoltrato ritorno al campeggio. Mare e piscina a concludere la serata.

25 Agosto
Sveglia ore 6:00. Partenza staffetta ore 9:00 per il primo lancio (poi posticipata ore 9:30).
Qui l’organizzazione non riesce ad inserirmi in staffetta con nessuno e quindi non posso effettuare la gara.
Mi diverto così a designarmi “fotografo ufficiale” della rappresentativa lombarda e a “soccorritore d’emergenza” con tanto di kit First Aid portato da casa per i miei compagni (rivelatosi infine utile per una fiacca purulenta a Mirko).
Nonché, presto le mie fortunate scarpe a Matteo, che come riferitomi, “gli metteranno le ali” e lo faranno concludere temporaneamente al quarto posto in M20. Mirko, secondo frazionista, svolge una buonissima gara. Alla fine la rappresentativa lombarda chiuderà la staffetta M20 in sesta posizione e quella W50/W16 in prima posizione con tanto di intervista televisiva e la bandiera della “Rosa Camuna” troneggiante il podio.
Poi i saluti finali, il rientro in camping, l’ultimo bagno al mare ed in piscina, il saluto con gli animatori e le persone ivi incontrate. Primi smontaggi teloni e cucina mobile e poi al ristorante per un ottima grigliata di pesce. Infine il sonno coglie le stanche membra.

26 Agosto
Il rientro. Smontaggio tende e “gioco Tetris” per riempire l’auto prima di partire.
Alle 9:20 inizia il viaggio. Subito code in A3 per lavori ed in generale flusso di veicoli intenso fino a Napoli. Sosta a Teano (celebre per l’Obbedisco di Garibaldi al Re Vittorio Emanuele) per il pranzo. Poi Roma e sosta di nuovo vicino a Firenze. Successivamente Bologna e Milano (sotto i lampi e con un clima molto freddo per il periodo). Infine Varese e diritti a casa.
Fine viaggio ore 22:20. Stremati.
Ma questa è stata la vacanza più bella della mia vita. Cara Calabria tornerò presto!!!
Un grazie alla nostra associazione che ha permesso la realizzazione di questo piccolo sogno e un altro immenso grazie al Presidente del CRL Giuseppe Ceresa che ci ha “sopportati” e “supportati” con la sua allegria contagiante nei tre giorni di gara.
Emanuele Patella
Sesto’76 Lisanza

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