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ORIENTEERING : Dall’Emilia alla Liguria: e la Sesto 76 c’è!
Inviato da William il 3/3/2014 11:50:00 (665 letture)

Anche quest’anno, la nuova stagione agonistica è alle porte, e i nostri orientisti cominciano a riscaldarsi con qualche piccola gara propedeutica.

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Ed è per questo che Roberto Biella, Michele Spagnoli e Giacomo Bassetti hanno partecipato alla prima prova del trofeo Emilia Romagna “Gianno Peroni”, tenutasi domenica 23 febbraio. Lo scenario per questa gara sono stati i boschi di Carrega, bellissimo parco naturale situato nei comuni di Sala Baganza e Collecchio, a pochi chilometri a sud della città di Parma. Sono boschi di collina, in una zona molto ricca d’acqua, come testimoniano gli innumerevoli laghetti sparsi in tutto il parco (dei quali il lago della Svizzera e il lago della Grotta sono quelli maggiormente estesi). Un tempo riserva di caccia dei Farnese, i duchi di Parma (è tuttora ammirabile il Casino de boschi, la residenza rurale dei duchi, oggi purtroppo in rovina e presso la quale sono stati allestiti partenza e arrivo), i boschi di Carrega sono oggi parco naturale e zona protetta e vi si possono incontrare molte specie di piante ed animali, i più caratteristici dei quali sono senz’altro i caprioli in piccoli gruppi. La Sesto 76, pur non riuscendo a salire sul podio in nessuna categoria, ritorna comunque a casa con risultati molto buoni (un quinto posto in MAK e un settimo posto in MC).






La domenica successiva è la volta di Savona, nel cui centro storico si disputa la quarta prova del trofeo Sea - O Liguria. La nostra società guadagna un quarto posto in categoria MA con Giacomo Bassetti. Il tracciato della gara ha offerto agli atleti un’ottima occasione di vedere la città: dopo la partenza, situata presso la Cattedrale dell’Assunta, i primi punti appaiono disseminati per i Carruggi del centro storico, anche vicino a monumenti importanti come la chiesa di S. Giovanni Battista e palazzo Gavotti. Si prosegue, passando sotto le due torri medievali, in direzione dell’arsenale, che è anche il punto di attracco per le grandi navi da crociera. Si continua poi sul lungomare, passando di fianco alla storica e imponente fortezza del Priamar, il più antico nucleo fortificato della città, trasformato in presidio di difesa dopo la conquista da parte dei genovesi, e nel quale Giuseppe Mazzini trascorse un periodo di prigionia. Il percorso prosegue sulla passeggiata lungomare e i non lontani giardini pubblici, con qualche punto addirittura sulla spiaggia. Ma è solo alla fine che arriva la prova più difficile: per trovare gli ultimi punti è infatti necessario esplorare la fortezza del Priamar, perché è in essa che sono nascosti! L’edificio, situato in cima ad un colle, sullo sfondo di un cielo nero di nuvole, appare in tutto il suo severo e tenebroso aspetto. Ma gli atleti non si spaventano: raccolto tutto il proprio coraggio, essi entrano nel forte e, tra buissimi cunicoli, scalette, muraglioni e feritoie, punzonano le ultime lanterne, poste anche su diversi piani, persino l’una sopra l’altra! Usciti dalla fortezza, la gara volge al termine e, dopo aver attraversato la via Aurelia, si giunge all’arrivo, stanchi ma contenti di questa gara così particolare sia per la sua bellezza che per la sua unicità!
Palazzo Gavotti - Pinacoteca



Una via del centro storico
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